Il Cane da Montagna dei Pirenei

Scelta del cane


Questo sito non vuole indirizzare i potenziali proprietari di un Cane da Montagna dei Pirenei verso un allevamento piuttosto che un altro, ma fornire alcuni consigli utili da seguire in fase di scelta.

Esemplari de “La Cascade de Couplan”

Ecco alcuni dei più importanti aspetti da prendere in seria considerazione:

  • Informarsi bene, anche tramite questo sito, sulla particolarità della razza, sulle sue prerogative fisiche e caratteriali, nonché sui suoi bisogni, interpellando anche attuali o ex proprietari di Patou. Un cane che vive in stato di disagio, anche se equilibrato, potrebbe nel tempo manifestare segni di irrequietezza; è pertanto bene soprassedere dalla scelta se non si ha la sicurezza di regalare al cane ciò di cui ha bisogno.
  • Rivolgersi ad allevamenti che, per quanto sia possibile, si dimostrino seri e preparati; che non vogliano a tutti i costi vendervi un cane, ma che vi illustrino quali caratteristiche contraddistinguono la razza (nel bene e nel male), che vi possano fornire un pedigree con chiara genealogia, e che si mettano a disposizione per eventuali consigli futuri.
  • Chiedere, se possibile, di vedere entrambi i genitori. Accertarsi che questi non mostrino particolare aggressività, difficoltà a muoversi o a deambulare. In caso si riscontrino segnali non positivi è meglio abbandonare l’acquisto, anche di fronte a un bel esemplare.
  • Il pedigree sarebbe il documento da cui non prescindere, ma non sempre può essere definito sinonimo di qualità e trasparenza. Benché sia un reato, difficilmente un’attestazione che dichiari un cane figlio di un esemplare, ma in realtà non lo è, può essere smascherato come falso. Esistono i test del DNA, ma praticarli può essere difficile, se non impossibile. Per questo, è bene sincerarsi sempre che l’allevamento sia affidabile, anche rivolgendosi direttamente all’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia italiana) per ottenere l’elenco degli allevamenti certificati, e se non vi siano dei provvedimenti in corso per qualcuno di essi (chiaramente in funzione delle informazioni che potranno esservi fornite).
  • Se invece vi considerate “esperti” sulla razza, non avete intenzione di partecipare a gare o esposizioni ufficiali, e trovate dei pastori o dei semplici proprietari pronti a cedervi uno dei loro cuccioli, potreste anche soprassedere dall’ottenere il pedigree. Attenti però, in questo caso le fregature possono essere dietro l’angolo; occorre essere veramente conoscitori della razza.
  • Diffidare da un prezzo troppo basso così come di un prezzo troppo alto; in entrambi i casi possono nascondere una non purezza del cane, così come una millantata genealogia, magari non sempre veritiera. In questa sede non si vuole stabilire una cifra corretta per un cucciolo di Patou (anche perché, purtroppo, anche i prezzi dei cani seguono le regole del mercato, e più è alta la richiesta e più i prezzi seguiranno lo stesso andamento); ma chi vorrà adottarne uno saprà valutare quale cifra rientri in una fascia accettabile, magari chiedendo informazioni a più allevamenti.
  • Mai comprare un cucciolo a scatola chiusa: prenotarlo da una cucciolata all’altra o farselo mandare a casa dopo aver visto delle foto. Prendetevi il tempo necessario per andare a visitare fisicamente il cucciolo. Ricordatevi che il cane rimarrà con voi per anni, e la scelta non può essere fatta in modo superficiale e frettolosa.
  • Quando vi avvicinate a una cucciolata, ricordatevi che spesso la regola non scientifica che “è il cane che sceglie voi” deve rientrare tra le regole da seguire. Infatti, un cane non pauroso e dalle buone doti comunicative vi verrà probabilmente incontro per non staccarsi più da voi. Se anche gli altri consigli sopra riportati sono stati ben valutati, allora la scelta è fatta!
  • L’ultimo suggerimento, che speriamo non debba mai toccarvi, è quello che dovreste seguire se un allevatore, a maggior ragione se millanta grande serietà ed esperienza, vi vende un esemplare che, dopo pochi mesi, inizia a presentare importanti patologie (nello specifico legate alle articolazioni o alla struttura ossea in generale). In questo sfortunato caso, non abbiate paura di chiedere all’allevamento un rimborso o una compartecipazione alle spese veterinarie, perché, vi avvertiamo, queste saranno sicuramente ben più cospicue del prezzo che avete pagato per portarvi a casa il vostro cucciolo. Se l’allevatore vi tratterà a pesci in faccia, allora valutate di rivolgetevi all’ENCI per denunciare l’accaduto. Se l’allevatore è poco serio, e avrà preso in giro altri proprietari oltre a voi, l’Ente non potrà non assumere i dovuti provvedimenti a fronte di più segnalazioni.

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